Chiesa di Santa Maria Novella
Sorge nel centro storico di Orciano e la sua erezione risale al 1492 su disegno dell’architetto Baccio Pontelli, descritto da Giorgio Vasari come l’architetto di papa Sisto IV.
L’intuizione del Pontelli fu quella di integrare nell’angolo posteriore sinistro della chiesa la pre-esistente Torre Malatestiana (datata 1348), alla cui base vi realizzò la cappella laterale sinistra dedicata al SS. Sacramento.
La Torre dovette subire delle modifiche sia interne sia esterne per adeguarsi allo stile della nascente chiesa e diventando “la più bella torre elevata nelle Marche durante il Rinascimento”.
La Chiesa presenta una bassa facciata rettangolare con paramento in mattoni a vista e una fascia di riquadri a basso rilievo. Al di sopra si aprono tre finestre rotonde strombate.
L’ingresso della chiesa presenta un portale in pietra bianca scolpita in bassorilievo che la tradizione associa a Raffaello Sanzio, ma si tratta di un riferimento non documentato e talvolta criticato.
La struttura presenta una pianta quadrata e all’interno lo spazio è diviso in tre navate. Nel lato orientale troviamo tre cappelle, due laterali e una centrale. La cappella laterale sinistra è dedicata al Santissimo Sacramento mentre la cappella laterale destra è dedicata alla Madonna di Loreto e ospita anche un piccolo coro del cinquecento. La cappella centrale ospita l’altare maggiore e posteriormente il coro in noce, entrambe opere del settecento.
Le navate sono divise da quattro colonne cilindriche in pietra che sorreggono il capitello, l’architrave, il fregio e la cornice.
Al di sopra partono:
- il sistema delle volte a crocierache si estende sopra le navate laterali e nella porzione anteriore e posteriore della navata centrale,
- quattro archi a botte in pietra grigiache sorreggono la cupola emisferica che a sua volta, come una semicalotta, sorregge un lanternino.
Le decorazioni interne sono opera dello stuccatore Federico Brandani e sono presenti sulla volta e sulle pareti della cappella centrale.
Sui lati destro e sinistro troviamo tre nicchie per parte che si estendono fino alla cornice in pietra e due di esse ospitano opere di rilievo. La prima sulla destra ospita la statua lignea del Cristo Risorto che mostra un Gesù splendente di luce sopra la propria tomba con la bandiera della vittoria che abbaglia un soldato. Tale opera è attribuita a un’artista della scuola romana del XVII secolo.
Tra la seconda e la terza nicchia di destra è possibile vedere l’affresco della “Madonna del parto”. Dell’autore non si sa nulla ma si conosce il committente, un tale Paolo da Gaifa di Fossombrone e l’anno di esecuzione, 1510.
La prima nicchia sulla sinistra invece ospita il fonte battesimale in pietra e al di sopra un’opera in cartapesta di Gesù Crocifisso datata 1600. A sinistra è collocata la statua della Madonna Addolorata mentre sulla destra v’è sant’Agnese con un agnellino sul braccio destro. Scorrendo tra la seconda e la terza nicchia si trova un dipinto incorniciato di Paolini del 1820 che rappresenta la visita di Maria alla cugina Elisabetta.